Il "panno acotonato dell'inferno" è in una frase del Pontormo riferita alla pittura, per evidenziarne l'aspetto fragile e poco duraturo, a partire dal panno grezzo che ne costituisce il supporto: è la pittura panno acotonato dello inferno, che dura poco et è di manco spesa, perché, levato che gli ha quello ricciolino, non se ne tiene più conto...
"... e la pittura panno acotonato dello inferno, che dura poco et è di manco spesa, perché levato che gl'ha quello riciolino, non se ne tiene più conto, ma havendo ogni cosa haver fine, non sono eglino eterne a un modo, e ci sarei che dire un bon dato..."
[da Diario di Jacopo Carucci da Pontormo]
La locandina è dell'inesauribile Franco Lancio
Messa in scena e produzione Teatri 35
in scena Teatri 35 Antonella Parrella, Gaetano Coccia, Francesco Ottavio De Santis
con Anastasia Barra, Rosa Merola, Vanna Piacente Denies, Francesca Rota, Thomas Vladimir Santangelo, Vivien Valli
alle matite Caroline Peyron e Simonetta Capecchi
foto di scena Cecilia Battimeli e Fabio Nuti
grafica e supporto morale Franco Lancio
debutto marzo 2012 Raiot Studio di Napoli
La performance Il Panno Acotonato dello Inferno fa parte di un progetto dedicato all’opera di Rosso Fiorentino e di Pontormo frutto della collaborazione a Napoli tra la compagnia Teatri 35 e le pittrici Simonetta Capecchi e Caroline Peyron.
L’idea parte da un laboratorio congiunto che ha come basi la pittura e il teatro, il disegno e la tecnica dei Tableaux Vivants, con la finalità di creare uno spettacolo coinvolgendo attori (professionisti e alunni del laboratorio) e disegnatori. Mettere in scena un quadro è entrare "vivi" nel tableau, disegnare un dipinto è entrare nel quadro. Il ritmo è fondamento della musica, della scena e del disegno. Mentre il dipinto si forma davanti ai disegnatori, gli schizzi prendono vita. Il movimento si trasmette dal corpo degli attori a quello dei disegnatori e alla mano che disegna, in una sorta di circolarità che vede partecipare attori e disegnatori alla stessa performance, unica ed irripetibile. Non una messa in scena statica del dipinto come negli antichi tableaux vivants ma una sequenza di gesti secondo una partitura musicale, seguendo un ritmo che porta anche lo spettatore dentro il quadro, rendendolo vivo nel vero senso della parola.
La performance Il Panno Acotonato dello Inferno come altri spettacoli di Teatri 35, si sviluppa a partire dall'incontro tra il dipinto e una sequenza musicale. Ogni attore in scena compirà azioni sonore, inserite in una partitura musicale in cui ogni gesto è in funzione di una meccanica, di un ingranaggio in cui ciò che viene eseguito è strettamente necessario. La dinamica della costruzione della performance trova il suo equilibrio nella sospensione musicale di uno stop, nel fermo immagine di un’azione in divenire che costringe il corpo ad una tensione muscolare viva e pulsante.
La performance, che ha debuttato a Napoli a marzo 2014 ed è stata rappresentata al Festival Volterra Teatro 2014 nella Pinacoteca in cui è custodita l’opera “La Deposizione dalla Croce” di Rosso Fiorentino, mette in scena alcune tra le più impostanti opere di Pontormo e Rosso Fiorentino sia attraverso la tecnica dei Tableaux vivants, sia attraverso il disegno live realizzato dalla pittrice Simo Capecchi.
Ennio Morricone
(1928)
Johann Sebastian Bach
(1685 - 1750)
Lucas Ruiz deRibayaz
(1626 - ?)
Giuseppe Verdi
1813 - 1901)
Johann Sebastian Bach
(1685 - 1750)
Wolfgang Amadeus Mozart
(1756 – 1791)
Antonio Vivaldi
(1678 - 1741)
Alessandro Stradella
(1639 - 1682)
Antonio Bertali
(1605 - 1669)
Michael Nyman
(1944)
Sergej Sergeevič Prokof'ev
(1891 - 1953)
Ave Maria Guarani
BWV 1060 - adagio
Espanoletas
La Vergine degli Angeli
Concerto per 2 violini e orchestra
BWV 1043
da Requiem
Rex Tremendae
Stabat Mater
Ombre voi che celate
Aria
Sonata III à 3
String Quartet No. 2 III
Cinderella's Waltz
Grazie a Moleskine per aver donato i taccuini: nella fascetta l'elenco dei quadri e delle musiche dello spettacolo
(grafica Franco Lancio!)